Risotto grana padano e tartufo bianco d'Alba
Il tartufo è un fungo del genere tubero.
Il tartufo si conserva in frigo avvolto in carta assorbente e chiuso in un barattolo di vetro per massimo una settimana.
Prima di consumarlo deve essere pulito con uno spazzola o uno spazzolino sotto l’acqua fredda corrente per eliminare ogni traccia di terra, asciugato e a questo punto consumato rapidamente.
Si consuma solo crudo! Si deve tagliare a fette sottilissime con un tagliatartufi perché così se ne esalta il profumo. Il tartufo bianco è “solo” profumo, tagliarlo spesso non serve a nulla anzi diminuisce l'odore e cuocerlo ne elimina il profumo.
Cotto si usa il tartufo nero.
Ingredienti per 4 persone
240 gr Riso CARNAROLI
1 porro
4 cucchiai olio evo
1 tuorlo
qb pepe
qb sale
1 litro Brodo vegetale
qb Grana Padano, abbondante, secondo i gusti
40 gr tartufo bianco
Preparazione
Preparare un brodo vegetale con carota, sedano, cipolla ed un litro abbondante di acqua. Bollire per 20 minuti e tenere al caldo.
Affettare sottilmente il porro e soffriggerlo nell’olio evo. Quando è appassito aggiungere il riso e cuocere 2 minuti senza bruciare la cipolla.
Aggiungere poco brodo alla volta e a a fine cottura aggiungere il grana padano grattugiato, mescolare, e fuori dal fuoco il tuorlo d’uovo. Mescolare velocemente. Il riso deve rimanere all’onda e se serve aggiungere del bordo. Lasciare riposare 2 minuti e servire con del tartufo sottilmente affettato con il tagliatartufi.